Un sondaggio di Pro Natura ha svelato che la popolazione svizzera tende troppo a valutare come buona la biodiversità in Svizzera, ma la situazione è in realtà tutt'altro che rosea. In occasione del 22 maggio, la giornata mondiale della biodiversità, le associazioni ambientaliste sono tornate ad attirare l'attenzione sulla continua scomparsa di specie animali e vegetali.
Serena Britos, responsabile di Pro Natura Ticino, ai microfoni di SEIDISERA ha ricordato che "la scomparsa delle specie riguarda tutti e mette a repentaglio anche le nostre vite". Ad agire devono essere sia le autorità, con maggiori finanziamenti per la salvaguardia dei paesaggi naturali, che i singoli cittadini, con le loro scelte di vita.
"I problemi legati alla biodiversità sono un boomerang, sono irreversibili - ammonisce la biologa - una volta che acque e suoli sono inquinati poi agire diventa un problema molto complesso. Siamo già dentro questo problema".
SEIDISERA del 22.05.2022: Intervista a Serena Britos
RSI Info 22.05.2022, 22:33
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Cinque giorni di eventi
Sostenuto dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), dai Cantoni e da circa 300 organizzazioni di tutela della natura e del paesaggio e di turismo, tra cui Pro Natura, Sentieri Svizzeri e WWF, la sesta edizione su scala nazionale del Festival della Natura ha attirato decine di migliaia di visitatori in tutta la Svizzera. Escursioni, passeggiate e corsi su natura, biodiversità ed ecologia sono stati proposti in circa 750 eventi nell'arco di cinque giorni.
Il festival si è concluso domenica, proprio in occasione della Giornata internazionale della biodiversità. Secondo gli organizzatori delle manifestazioni, in Svizzera circa la metà degli habitat e un terzo delle specie sono minacciati dalla distruzione degli habitat e dai cambiamenti climatici.
Il sondaggio tra la popolazione svizzera
Stando a uno studio di gfs-zurigo, il 54% degli intervistati valutano la biodiversità in buona salute, e il 4% in condizioni molto buone. L'ottimismo è marcato particolarmente fra i ticinesi, con due terzi a pensarla così. Un'impressione falsa secondo Pro Natura, per la quale la crisi della biodiversità è una minaccia grave almeno quanto quella del clima e si trova a livelli più allarmanti. Il governo - prosegue - deve intervenire, riducendo ad esempio le sovvenzioni nocive e investendo in riserve naturali meglio collegate fra loro.