Sono numeri che fanno impressione quelli del bilancio del primo anno di attività di Swiss Sport Integrity: in soli 12 mesi le segnalazioni di possibili violazioni etiche e di abusi nello sport sono state 264. Un bilancio che, stando ai responsabili, dimostra quanto sia stato utile creare un servizio di segnalazione nazionale e indipendente.
Da quando, poco più di 2 anni fa, alcune ginnaste denunciarono di aver subito violenze e molestie al Centro sportivo di Macolin, di cose ne sono cambiate molte. La politica si è attivata, creando un organo di notifica nazionale e indipendente. Un servizio che è stato molto sollecitato nel suo primo anno di attività. Le segnalazioni, spiega Ernst König, direttore Swiss Sport Integrity, "sono molte di più di quelle che ci aspettavamo". In 42 casi è stata aperta un'indagine. "In 4 casi abbiamo riscontrato un pericolo immediato per le persone colpite e abbiamo quindi adottato misure precauzionali", sottolinea König.
In una segnalazione su tre si è trattato di violenze psicologiche. Si sono però verificate anche violazioni all'integrità fisica e sessuale. In circostanze, dice König, molto differenti. "Possono essere dei metodi di allenamento non più al passo coi tempi. Ma succede anche che ci siano violazioni, da parte dei responsabili, durante i ritiri sportivi o quando (questi responsabili) accompagnano atleti minorenni a casa". Ogni singolo caso (aggiunge König) è un caso di troppo. Allo stesso tempo non si deve però fare d’ogni erba un fascio.
"Se consideriamo che lo statuto etico vale per 2 milioni di cittadini che fanno parte di un'associazione sportiva o che hanno una licenza sportiva, bisogna anche dire che la stragrande maggioranza (di funzionari e formatori) svolgono un lavoro ineccepibile", spiega König.
Gettando uno sguardo al futuro, Ernst König non esclude addirittura un aumento delle segnalazioni. Per questo motivo, la Swiss Sport Integrity ha chiesto e ottenuto, per il 2023, più mezzi finanziari.
Abusi nello sport, dati preoccupanti
Telegiornale 19.04.2023, 12:30