La ripartizione dei rifugiati ucraini in Svizzera deve essere normalizzata, perché attualmente alcuni cantoni o comuni ricevono molte più presone di quante dovrebbero. A sostenerlo è stato David Keller della Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) durante una conferenza stampa degli esperti a Berna per aggiornare sulla situazione dei profughi.
I richiedenti asilo, come le persone con uno status S, normalmente non possono scegliere il cantone ospitante, ha ricordato Keller. Dall'inizio della guerra in Ucraina, però, molte persone hanno trovato accoglienza presso parenti o conoscenti. Finora il cantone veniva attribuito accontentando le richieste dei rifugiati che, al momento della registrazione, potevano indicare una soluzione di alloggio privato.
Da lunedì sarà nuovamente applicata la consueta chiave di distribuzione proporzionale alla popolazione del cantone: "Si tratta di portare una certa stabilità al sistema" e di distribuire meglio gli oneri sociali, la scuola o anche i corsi di lingua tra tutti i cantoni, ha osservato il capo dello stato maggiore di crisi in seno alla SEM.
Case per profughi pagate dal Cantone
Il Quotidiano 14.04.2022, 21:00
Saranno tuttavia previste eccezioni: ad esempio, una madre può essere ospitata dal figlio, un nipote dalla nonna o un minore non accompagnato dallo zio, anche se il cantone in questione ha già accolto più profughi del previsto. "Non tutti i desideri dei rifugiati saranno esauditi, lo sappiamo e ce ne rammarichiamo", ha aggiunto Keller. Ma si tratta anche di essere più equi nei confronti delle persone che arrivano senza possibilità di alloggio privato.
Secondo gli ultimi dati diffusi giovedì dalla Segreteria di Stato per la migrazione, in Svizzera sono stati registrati 38'339 rifugiati, di cui 31'413 hanno ottenuto lo status S.
La situazione in Ticino
Sono oltre 2'400 le persone in fuga dall’Ucraina che hanno richiesto lo statuto di protezione S in uno dei centri federali d’asilo e che sono state attribuite al Ticino. A partire da martedì 26 sarà attivo un nuovo sportello cantonale che avrà sede a Bellinzona (Viale Stazione 31) e sostituirà l’attuale sportello di Giubiasco, continuando a garantire la possibilità di annunciarsi per ottenere gli assegni di sostentamento (finora ne hanno già beneficiato 1'000 nuclei familiari). Per altre informazioni: il comunicato del cantone.
Profughi ucraini in Ticino, il punto sulla scolarizzazione
SEIDISERA 07.04.2022, 20:28
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