L'uscita dagli accordi di Schengen e Dublino avrebbe ripercussioni negative per l'economia svizzera. Un tale passo potrebbe in effetti causare una perdita di redditto massima di oltre 10 miliardi di franchi, l'equivalente del 3,7% del prodotto interno lordo.
È quanto risulta da uno studio i cui risultati sono contenuti in un rapporto adottato dal Consiglio federale, che traccia un bilancio positivo della partecipazione di Berna ai bilaterali.
L'addio agli accordi, secondo lo studio, avrebbe ripercussioni negative su turismo e commercio estero, porterebbe a un aumento della spesa pubblica, e vedrebbe la Svizzera esclusa le banche dati internazionali, importanti per la lotta alla criminalità.
ATS/sf