Il Consiglio federale ha approvato mercoledì le modifiche degli accordi che prevedono controlli automatizzati delle persone alle frontiere esterne dello spazio di Schengen e la raccolta dei dati di chi vi entra per soggiorni di breve durata e ha posto in consultazione entrambi i ritocchi.
Il numero dei transiti alle dogane è in costante aumento e i timbri sui passaporti, apposti manualmente, non offrono sufficienti garanzie sulla durata della permanenza. L’Unione Europea vuole perciò introdurre entro il 2021 un sistema di sicurezza elettronico che permetterà di registrare i movimenti dei cittadini appartenenti agli Stati terzi. In Svizzera l’applicazione è prevista negli aeroporti internazionali.
Questi mezzi contribuiranno a contrastare attività criminali, come la tratta di esseri umani e il traffico di prodotti illegali, e a rendere più efficace la sorveglianza di organizzazioni terroristiche. L’accesso alle informazioni sarà protetto da severe condizioni e consentito solo in casi specifici.
ATS/YR