A Washington sono emersi dettagli sull'offerta di aerei di combattimento di produzione statunitense alla Confederazione. Finora si sapeva ancora poco sui futuri potenziali nuovi aerei per l'esercito svizzero. Quello che era chiaro era che i velivoli non devono costare più di sei miliardi di fanchi e che i modelli in lizza sono quattro.
Due di questi sono statunitensi e proprio in USA è prassi che il Dipartimento della difesa informi il Senato sulle esportazioni di materiale bellico. Si è così venuti a conoscenza del fatto che tra le armi in dotazioni ai caccia ci sono anche una dozzina di bombe MK-82 a caduta libera. Il fronte dei contrari all'acquisto intravvede in questo caso un altro punto per attaccare il progetto visto che le bombe in questione possono causare enormi danni alla popolazione civile. La MK-82 è una bomba utilizzate dall'esercito statunitense in Siria, Iraq o Afghanistan. C'è quindi chi si chiede a cosa possano servire in Svizzera.
Tra gli altri dettagli individuati nell'offerta statunitense vi è anche il prezzo che, pare, superi il tetto di 6 miliardi di franchi avallato dal popolo la scorsa domenica. Il modello F35 della Lockheed Martin lo superano di un po', i 40 F/A 18 Super Hornet di Boeing di parecchio. Alla Svizzera toccherà decidere se contrattare il prezzo o acquistare un numero minore di velivoli.
RG/Swing