Un algerino, condannato ad una pena reclusiva sospesa condizionalmente e sottoposto ad un provvedimento di espulsione, ha perso la causa che aveva intentato al Tribunale federale. I giudici di Losanna hanno infatti ritenuto, al contrario di quanto presupponeva l’uomo, conforme la sua detenzione per motivi di sicurezza, in attesa del suo allontanamento.
La massima Corte elvetica è stata chiamata, per la prima volta, a giudicare un caso simile da quando sono entrate in vigore le disposizioni penali, dall’ottobre dello scorso anno, che concretizzano l’iniziativa UDC sull’espulsione dei criminali stranieri.
L’algerino, non domiciliato in Svizzera e senza legami con il paese, era stato condannato a Ginevra per furto ed esposizione a pericolo della vita altrui a due anni di carcere sospesi, nonché all'espulsione dal territorio elvetico per cinque anni. A causa del rischio di fuga, diversi gradi della giustizia ginevrina avevano confermato il mantenimento in carcere dell'uomo. Il TF, per motivi di sicurezza e malgrado la condizionale, ha confermato le decisioni cantonali.
ATS/Swing