Il Tribunale federale ha respinto con sentenza del 7 marzo il ricorso di un cittadino italiano 51enne che il 19 dicembre del 2013 si era visto revocare dalla sezione della popolazione del canton Ticino il suo permesso di dimora, una decisione era poi stata confermata anche dal Consiglio di Stato nel giugno 2014 e dal Tribunale cantonale amministrativo nel maggio del 2015.
L'uomo, che ha avuto figli da tre donne diverse (svizzera la prima moglie, slovacca la seconda, senegalese l'attuale convivente), era rientrato in patria nel 2008 prima di tornare in Svizzera nel 2010. In quella data mentì alle autorità, sostenendo di non avere precedenti penali né procedimenti pendenti a suo carico. Ma soprattutto su di lui pesa una serie di condanne (la più pesante a 2 anni e 6 mesi) pronunciate fra il 1997 e il 2012 per guida in stato di ebbrezza, infrazioni alla legge federale sugli stupefacenti (per spaccio), complicità in truffa e favoreggiamento.
pon