L'attacco informatico lanciato un mese fa contro i sistemi di produzione della Neue Zürcher Zeitung e delle testate di CH Media è più grave di quanto si pensasse finora. Gli hacker, servitisi di un cosiddetto "ransomware", sono infatti riusciti a impossessarsi di dati personali dei dipendenti della NZZ e minacciano ora di pubblicarli in rete già da lunedì.
Si tratta, come confermato sabato in seguito alle prime notizie apparse su alcuni media, di informazioni salariali, sui collaboratori e su alcuni progetti. Il gruppo chiamato "Play", che sul darknet ha rivendicato l'attacco e minacciato la diffusione di quanto trafugato, avrebbe inoltre chiesto un riscatto. È quanto l'agenzia ATS-Keystone ha appreso da fonti interne al giornale zurighese, che ufficialmente non si esprime su questo aspetto.
Le conseguenze dell'attacco sono ancora oggetto di valutazione. A causa di esso si era reso necessario ridurre temporaneamente la produzione, misura che aveva toccato anche "Aargauer Zeitung", "St. Galler Tagblatt" e "Luzerner Zeitung".
RG 12.30 del 07.04.2023 - Il servizio di Anna Maria Nunzi
RSI Info 08.04.2023, 10:54
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