Svizzera

Alla sinagoga di Berna tra preghiere e condanne

L’ambasciatrice di Israele in Svizzera: “Si permetta a Israele di terminare il lavoro iniziato dieci giorni fa”

  • 17 ottobre 2023, 21:43
  • 17 ottobre 2023, 22:42
Una “ferma” condanna è arrivata anche dal rappresentante del Consiglio federale, Albert Rösti

Una “ferma” condanna è arrivata anche dal rappresentante del Consiglio federale, Albert Rösti

  • Keystone
Di: TG/redMM

Momenti di raccoglimento in onore delle vittime degli atti terroristici in Israele tra musica e preghiere, ma anche dichiarazioni chiare per condannare gli attacchi. Sono i sentimenti contrastanti con cui si è svolta martedì la serata di commemorazione nella sinagoga di Berna.

“Il periodo dell’equilibrio è finito. Se terroristi, in modo del tutto consapevole, commettono atti barbarici non ci si può perdere in una retorica diplomatica”, è intervento durante la commemorazione Ralph Lewin, presidente della Federazione svizzera delle comunità israelite.

Toni poco diplomatici, per sua stessa ammissione, hanno poi contraddistinto l’intervento dell’ambasciatrice di Israele in Svizzera, Ifat Reshef: “Sono arrabbiata. E non parlo da diplomatica. Non sono qui per accendere candele, per pregare per la pace nel mondo. No. Sono qui per chiedere che si permetta a Israele di terminare il lavoro iniziato dieci giorni fa”.

Pensando poi agli ebrei nella Confederazione, la comunità si dice “preoccupata”. “Non capisco come, anche in Svizzera, ci possano essere delle manifestazioni “pro Hamas”. Malgrado ciò, e dopo le terribili esperienze delle ultime settimane, dobbiamo resistere alla tentazione di tramutare il dolore in odio. Odio porta solo altro odio”, spiega Dalia Schipper, co-presidente Comunità ebraica di Berna

“Dobbiamo fare di tutto affinché questo conflitto non si propaghi anche in Svizzera e che la pace religiosa possa rimanere tale. Abbiamo un buon contatto con le organizzazioni islamiche che si distanziano da queste atrocità nel modo più assoluto”, continua Lewin.

Una “ferma” condanna è arrivata anche dal rappresentante del Consiglio federale, Albert Rösti, che ha espresso “solidarietà” nei confronti di tutta la comunità ebraica: “In passato, atti terroristici hanno fatto crescere il rischio di emulazione. Dobbiamo fare di tutto affinché non capiti nulla in Svizzera”.

Il Governo svizzero chiede inoltre di porre fine alla violenza in Israele e di rispettare il diritto internazionale umanitario.

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