“Il rischio terrorismo è certamente aumentato”

L’attentato di Bruxelles ha riaperto domande e timori che per un po’ di tempo si erano sopiti. Sembra evidente, infatti, che l’attentato di Hamas e la conseguente risposta di Israele abbiano un legame con le azioni violente che Francia e Belgio hanno subito questa settimana.

“Possiamo dire che il rischio è certamente aumentato, come ci si sarebbe aspettato - spiega alla RSI Marco Lombardi, esperto di sicurezza e terrorismo - Sicuramente quello che è accaduto in Israele adesso è stato da una parte un acceleratore, dall’altro un movimento di anime e di animi che stavano aspettando questo per ripartire. Singolarità allo sbaraglio rilanciate dall’attacco di Hamas”.

In passato venivano chiamati lupi solitari, ma oggi la situazione sembra diversa: “I lupi solitari a cui eravamo abituati rientravano in una tattica e in un sistema di relazioni che prevedeva una matrice originaria. C’era alla fine dell’attacco del lupo solitario, una rivendicazione”.

Lombardi le definisce “schegge impazzite”, la cui dichiarazione di appartenenza è personale. Sono loro infatti che si autodefiniscono come appartenenti a ISIS o Daesh e questa è una differenza significativa”.

Gli apparati di intelligence non si sono fatti cogliere alla sprovvista: “Sono restati sul pezzo in maniera adeguata. Se noi leggiamo i rapporti nazionali e internazionali delle diverse agenzie in questi anni, da sempre si è sottolineato che il jihad non è scomparso”, conclude l’esperto.