Svizzera

Armi, c'è chi dice "no"

Il comitato dei contrari alla la revisione parziale della legge sulle armi ha lanciato lunedì la sua campagna di voto

  • 25 febbraio 2019, 14:07
  • 22 novembre, 22:53
01:35

RG 12.30 del 25.02.2019 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 25.02.2019, 13:46

  • ©Keystone

Vietando ai privati cittadini di possedere armi da fuoco, la direttiva UE sulle armi condurrà a un disarmo progressivo in Svizzera. È quanto sostiene il comitato referendario che si oppone alla revisione parziale della legge in votazione il prossimo 19 maggio. Gli oppositori se la sono presa anche con la consigliera federale Karin Keller-Sutter rea, a loro avviso, di diffondere menzogne per rassicurare la popolazione.

Il comitato denominato "No al diktat dell'UE che ci disarma" ha presentato lunedì a Berna gli argomenti contrari alla modifica della legge sulle armi. Essa si prefigge di limitare la diffusione di quelle semiautomatiche, come richiesto dalla Direttiva dell'Unione Europea, in seguito agli attentati terroristici di Parigi.

Secondo il comitato oltre l'80% delle armi utilizzate da chi pratica il tiro sportivo saranno immediatamente vietate se la revisione fosse approvata in votazione, ha spiegato oggi in una conferenza stampa a Berna Olivia de Weck, vicepresidente di ProTell, associazione che rappresenta gli interessi di cacciatori, tiratori e collezionisti di armi.

A suo avviso, le armi normalmente in commercio verranno proibite, malgrado tutte le promesse di autorizzazioni eccezionali. Secondo Olivia de Weck, il diritto di detenere armi è di importanza fondamentale per garantire la libertà individuale.

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