La nuova legge sulle armi, il cui obiettivo è di rendere più severi i regolamenti sulla detenzione, sarà quasi certamente sottoposta a voto popolare, grazie alle 125'000 firme consegnate giovedì a Berna.
La revisione rientra nel quadro degli accordi Schengen e mira ad uniformare le regole elvetiche a quelle dell’UE, che a loro volta si concentrano su misure antiterroristiche. Senza revisione, l’accordo è a rischio.
Ambienti dei tiratori e UDC considerano il progetto "inutile" in termini di sicurezza: "Attualmente si combatte già a sufficienza contro il terrorismo", ha affermato Luca Filippini, presidente della Comunità di interessi del tiro svizzero (CIT), che riunisce 14 associazioni, in occasione del deposito delle firme davanti a Palazzo federale. Si vanno a toccare, ha dichiarato, i diritti dei cittadini elvetici, da sempre legati alle armi.
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