La commissione della gestione del Nazionale, nel rapporto pubblicato giovedì, afferma che il ricorso alla detenzione amministrativa d'un richiedente l'asilo di cui è stato disposto il rimpatrio sfiora alle volte l'illegalità.
Trattandosi d'una grave limitazione del fondamentale diritto alla libertà, la misura va applicata con moderazione, ciò che non sempre avviene, dipendendo da valutazioni cantonali assai poco omogenee. Il Consiglio federale è quindi invitato a mettere ordine.
La pratica è ordinata quando si teme che l'interessato voglia sottrarsi al provvedimento, ma non dev'essere prolungata oltre i 18 mesi; anche chi ha tra i 15 e 18 anni, ed è quindi ancora minorenne, può doversi assoggettare a questo regime, a condizione però che non duri più di 12 mesi. Si sono tuttavia constatati casi di ragazzini d'età inferiore, isolati per non essere separati dai genitori. Per evitare situazioni simili, s'impongono altre soluzioni, insistono i deputati.
ATS/dg