Autopostale ha annunciato lunedì l’intenzione di ristrutturarsi “a causa della prassi contabile non conforme alla legge e ad altri settori d’intervento”. La riorganizzazione comporterà la cancellazione di 40-60 impieghi (circa il 2% dell’organico). Non sono esclusi licenziamenti, si apprende dal comunicato tramite il quale è stata annunciato l’avvio della consultazione. Il piano, sul quale la Posta deciderà ad ottobre, tra le altre cose prevede un rafforzamento della presenza nelle regioni, la soppressione della holding e il raggruppamento delle 5 società sottostanti in un’unica SA. Ciò che avrà ripercussioni sul settore amministrativo.
Il sindacato Syndicom ha subito reagito. Da un lato esprimendo “soddisfazione” se il passo “condurrà ad aumentare la trasparenza dei processi e a far assumere una maggior responsabilità alla direzione nazionale”. Dall’altro avvertendo che “la riorganizzazione non deve avvenire a spese del personale”.
Autopostale, dopo lo scandalo possibili tagli
Telegiornale 10.09.2018, 22:00
RG 12.30 del 10.09.2018 Il servizio di Elisa Raggi
RSI Info 10.09.2018, 15:00
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