La nuova legge sul CO2 avanza. Il Consiglio degli Stati ha infatti eliminato oggi, lunedì, tutta una serie di divergenze con il Consiglio nazionale. L’obbiettivo della legge resta quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 (rispetto al 2006).
Sui voli privati e d'affari si è ad esempio deciso che verrà riscossa una tassa sugli aerei il cui peso massimo consentito al decollo superi i 5’700 kg, proprio come voleva il Nazionale, rinunciando alla soglia di 8'618 kg proposta dalla commissione preparatoria. La tassa, secondo i “senatori”, deve però fermarsi a 500 franchi e non avere una forchetta tra i 500 e i 5'000 franchi voluta dalla Camera bassa: "Causerebbe enormi problemi finanziari ai piccoli scali regionali", ha detto Beat Rieder (PPD/VS).
Confermata pure l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei con un importo compreso tra 30 e 120 franchi, sulla quale le due camere si erano già accordate. Lo scopo è favorire il trasporto ferroviario, come sostituto dei voli a corto raggio. Come già decisa era anche la compensazione delle emissioni del CO2 delle automobili che con la riforma potrà arrivare al 90%. Una quota compresa tra il 15 e il 20% dovrà venire compensata in Svizzera. La conseguenza: un aumento del prezzo dei carburanti alla pompa di benzina, fissato ad un massimo di 10 centesimi, 12 dal 2025.
Gli Stati hanno pure deciso di abolire il rimborso della tassa sugli oli minerali per i veicoli utilizzati nel traffico pubblico locale a partire dal 2026 e per tutti i veicoli dal 2030.
Per quanto riguarda gli edifici, i Cantoni che hanno rivisto la loro legislazione energetica dovrebbero beneficiare di un periodo transitorio di tre anni prima di adottare misure relative agli edifici ancora riscaldati con la nafta. Gli Stati hanno così sostenuto il punto di vista del Nazionale.
Più in generale, la quota di riduzioni di emissioni di gas a effetto serra da realizzare in Svizzera sarà del 75%, e non del 60% come proposto dal Consiglio federale. Su questo punto, gli Stati si sono allineati al Nazionale con 23 voti contro 18.
Il dossier torna ora al Consiglio nazionale per l'esame delle ultime divergenze rimaste. Le discussioni sono previste giovedì.