Da lunedì - come sappiamo - bar e ristoranti hanno potuto riaprire in tutta la Svizzera. A Zurigo i primi giorni di attività sono stati positivi, soprattutto per i ristoranti. Per i locali della vita notturna, invece, la situazione è diversa. E questo perché bar e affini devono tassativamente chiudere a mezzanotte, proprio quando solitamente fanno più affari, e le restrizioni sono ancora troppe, come quella che vieta di avvicinarsi al bancone. Così molti, stretti tra misure d'igiene e nuovi orari di chiusura, hanno rinunciato ad aprire.
È il caso di molti locali della Langstrasse. Una realtà che conferma anche il presidente di Gastro Zürich, Ernst Bachmann. "All'inizio si era pensato che solo i ristoranti potessero riaprire, che per i bar sarebbe stato difficile far rispettare la distanza sociale. Poi però è stato dato il permesso anche a loro, ma con il divieto di apertura tra la mezzanotte e le sei del mattino, proprio le ore più lucrative per quei locali".
Ai ristoratori va un po' meglio: non ci sono limitazioni temporali, le misure di distanza e di igiene si fanno sentire, ma il municipio è andato loro incontro. Se un locale deve rinunciare a molti posti all'interno può compensarli con tavoli supplementari, nel limite del possibile, all'esterno, senza che debba pagare di più per l'occupazione del suolo pubblico.