La destra mantiene la maggioranza di 4 contro 3 nel Consiglio di Stato bernese, sventando l'attacco della sinistra al decisivo seggio riservato dalla Costituzione cantonale al Giura bernese. Tra i due candidati francofoni, l'uscente Pierre Alain Schnegg dell'UDC si è imposto nettamente sullo sfidante socialista Christophe Gagnebin, giunto solo ottavo nella corsa per i sette seggi in palio. Il Governo cantonale bernese rimane così composto: 2 UDC, 1 PLR, 1 PBD, 2 PS, 1 Verde.
Il nuovo Esecutivo, eletto con una partecipazione inferiore al 30% (29,5%), conta tre volti nuovi e le donne salgono da due a tre. La più votata è stata, come quattro anni fa, Beatrice Simon del Partito borghese democratico (PBD), con 126'207 voti, davanti ad altri due uscenti, il socialista Christoph Ammann (118'757) e Christoph Neuhaus dell'UDC (110'792).
Eletti anche la socialista Evi Allemann, il liberale-radicale Philippe Müller e la verde Christine Häsler.
Socialisti vincitori delle legislative
Il Partito socialista (PS) e il Partito liberale-radicale (PLR) sono invece i vincitori alle elezioni per il rinnovo del Gran Consiglio: il PS ha guadagnato cinque seggi portandosi a quota 38; il PLR ne guadagna tre (20), mentre l'UDC perde tre seggi, rimanendo comunque il partito più rappresentato con 46 deputati. Il Partito evangelico ne perde da parte sua due (10); i Verdi lasciano a casa un deputato (14), così come il Partito borghese democratico (13). Per quanto riguarda le altre formazioni: i Verdi liberali eleggono 11 rappresentanti; cinque l'UDF; due il PSA e un deputato è stato eletto tra le file dell'alternativa di sinistra della città di Berna.
ATS/ludoC