Svizzera

Braccio di ferro alle cantonali

Oggi il rinnovo dei poteri nel canton Berna: sfida frontale fra destra e sinistra per la maggioranza nell'Esecutivo

25 marzo 2018, 09:52
23 novembre, 02:07

L'area progressista tenterà di riconquistare la maggioranza nel Governo bernese

Bernesi alle urne oggi, domenica, per il rinnovo dell'Esecutivo e del Parlamento del loro cantone. Si tratta di elezioni molto attese, sia per le indicazioni che potranno fornire in vista delle Federali del 2019, sia per un’aperta sfida fra destra e sinistra per il controllo della maggioranza in Governo.

Tre ministri uscenti non si ripresentano

A perderla fu nel 2016 la sinistra, dopo una suppletiva che sancì l'elezione del democentrista Pierre-Alain Schnegg. Da quel momento e fino al termine della legislatura, lo schieramento di destra (composto da UDC, PLR e PBD) ha avuto il peso preponderante nell’Esecutivo, con 4 seggi su 7.

Da sinistra a destra, Käser (PLR), Egger-Jenzer (PS) e Pulver (Verdi). Tre ministri uscenti che non si ripresentano per un nuovo mandato

keystone

Ora le carte si rimescolano: tre ministri uscenti - il liberale Hans-Jürg Käser, la socialista
Barbara Egger-Jenzer e il verde Bernhard Pulver - non si ripresentano agli elettori; in corsa per un nuovo mandato sono invece Schnegg, il suo collega di partito
Christoph Neuhaus, il socialista
Christoph Ammann e l’esponente del PBD
Beatrice Simon.

Confronto frontale

L'area progressista cerca adesso la rivincita, puntando su un ticket che, insieme ad Ammann, comprende anche le consigliere nazionali Evi Allemann (PS) e Christine Häsler (Verdi) e l'ex gran consigliere Christophe Gagnebin (PS). Gli avversari schierano invece, accanto ai loro 3 ministri uscenti, il candidato del PLR Philippe Müller.

Gagnebin (PS) e Schnegg (UDC): i due candidati francofoni dell'area di sinistra e rispettivamente di quella di destra

keystone

Stando alle valutazioni della vigilia, tutti i candidati germanofoni di entrambi gli schieramenti dovrebbero risultare rieletti o eletti. Le attenzioni si concentrano quindi sul Giura bernese al quale, in base alla costituzione del cantone, spetta di diritto uno dei seggi dell’Esecutivo.

Sinistra fra voglia di rivincita e divisioni

Sono però tre gli esponenti della regione francofona che si danno battaglia per questo seggio. Non solo l’UDC Schnegg e il PS Gagnebin, ma anche una giovane esponente di sinistra - la 27enne Maurane Riesen - che milita nel PSA: una formazione socialista autonomista che, a differenza del PS cantonale, è stata favorevole al passaggio della città di Moutier dal canton Berna al Giura.

Maurane Riesen, la "outsider" di sinistra che, nel Giura bernese, potrebbe privare il socialista Gagnebin dei voti dell'elettorato autonomista

La “questione giurassiana”, insomma, continua a esercitare un qualche peso anche dopo il voto che, nel 2017, ha sancito lo storico cambio di appartenenza per questa importante località. Ma la sinistra, intanto, si presenta divisa proprio nella regione cruciale per la definizione del nuovo Esecutivo cantonale.

Il sistema elettorale del Giura bernese

Ad alimentare le incognite, sono poi anche le specifiche modalità che regolano l’assegnazione del seggio spettante al Giura bernese: infatti, in base ad un particolare sistema di computo in vigore dal 1995, un voto espresso nella regione francofona equivale più o meno a venti suffragi espressi nel resto del cantone.

Per aggiudicarsi il seggio, un candidato deve quindi ottenere sostegno nell’insieme del cantone, ma conseguire soprattutto un risultato molto buono nella propria regione.

Alex Ricordi

02:40