Per far fronte alla forte domanda di munizioni e contribuire alla propria difesa, nonché indirettamente a quella europea, il Consiglio federale deve fare in modo di ampliare le capacità di Nitrochemie, società di proprietà di RUAG MRO e della tedesca Rheinmetall. Lo chiede una mozione della commissione della sicurezza del Consiglio nazionale, adottata giovedì tacitamente anche dagli Stati, col beneplacito del Governo.
Nitrochemie produce cariche propulsive per gli eserciti, in particolare per l’artiglieria. Vista la forte domanda europea, Rheinmetall ha già chiesto a RUAG MRO di partecipare, in modo proporzionale, a un aumento di capitale totale di oltre 200 milioni di franchi: la società tedesca si attende una risposta entro maggio.
In caso contrario, ha affermato a nome della commissione, Werner Salzmann (UDC/BE), qualora né RUAG né la Confederazione partecipassero all’ampliamento delle capacità, l’attuale percentuale di RUAG MRO si ridurrebbe automaticamente. Una possibilità, secondo Salzmann, che non si giustifica dal punto di vista della politica di sicurezza, della politica in materia di armamento e della promozione della piazza finanziaria e industriale elvetica.
Rheinmetall potrebbe infatti decidere in modo autonomo in merito all’ulteriore sviluppo di Nitrochemie. La sede di Wimmis sarebbe a rischio e gli ordini di cariche propulsive fatti dall’esercito non sarebbero più prioritarie per Nitrochemie e Rheinmetall.
Inoltre, ha sottolineato, nell’ottica dell’elevata domanda di munizioni a livello internazionale e delle capacità di produzione fortemente limitate in Europa per quanto riguarda le cariche propulsive, la Svizzera cederebbe un importante “strumento di scambio” con cui potersi a sua volta assicurare l’accesso a beni d’armamento provenienti dall’estero. L’ampliamento della sede di Wimmis rafforzerebbe il ruolo chiave di Nitrochemie nelle catene di fornitura della produzione europea di munizioni, ha sottolineato Salzmann, che ha parlato anche di un’operazione redditizia.
Nella sua risposta, la “ministra” della difesa, Viola Amherd, ha sottolineato che i lavori sono in corso per modificare la strategia del gruppo affinché possano essere chiesti crediti alle banche a vantaggio di Nitrochemie. RUAG ha infatti limiti severi per quanto attiene all’indebitamente esterno, ha spiegato Amherd. Un finanziamento da parte della Confederazione, ha aggiunto, necessita una modifica legislativa che richiede molto più tempo, ben oltre la scadenza posta da Rheinmetall alla partecipata elvetica.

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Notiziario 20.03.2025, 11:00
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