L'applicazione delle sanzioni nei confronti di persone e imprese russe è ora al centro di un confronto fra la Confederazione e i cantoni. E i problemi vertono sulla condivisione con la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) dei dati fiscali che i cantoni detengono.
Guy Parmelin, che nel suo ruolo di ministro dell'economia è preposto all'applicazione delle sanzioni, vuole ora chiarire la situazione il prima possibile. Il consigliere federale, riferisce RTS, si è incontrato ieri, lunedì, con i direttori cantonali delle finanze di Zurigo, Zugo e dei Grigioni. I consiglieri di Stato avrebbero quindi manifestato necessità di chiarimenti, prima di trasmettere eventualmente informazioni di natura fiscale su aziende o soggetti interessati dalle misure.
La SECO illustrerà nei prossimi giorni ai cantoni le loro responsabilità in questo ambito
Parmelin ha quindi ordinato alla SECO di spiegare entro la fine della settimana a tutti i cantoni le loro responsabilità in questo ambito: segnatamente, le ragioni per cui le amministrazioni cantonali hanno l'obbligo di rendere noto tutto ciò che sanno su questi particolari profili fiscali. È quanto aveva già indicato un membro della direzione della SECO, giovedì scorso, nel corso di una conferenza stampa. E ciò, rileva RTS, aveva suscitato disappunto e incomprensione fra i cantoni, preoccupati di preservare il segreto fiscale.
Le verifiche in questione passano anche attraverso i registri fondiari cantonali. A invitarli a ricercare attivamente beni immobiliari di persone colpite dalle sanzioni è stato, a inizio mese, l'Ufficio federale di giustizia (UFG). Ogni riscontro va comunicato alla SECO.
Nuove sanzioni contro la Russia
Telegiornale 25.03.2022, 21:00