Svizzera

Budget 2025, più mezzi per l’esercito anche dagli Stati

Approvato un aumento pari a 530 milioni di franchi - Rispetto al Nazionale, sono però differenti le compensazioni

  • 9 dicembre, 22:55
  • 10 dicembre, 08:27
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RG 07.00 del 10.12.2024 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 10.12.2024, 07:44

  • Keystone
Di: Telegiornale/Pa.St. 

Il preventivo 2025 della Confederazione è approdato lunedì nel Consiglio degli Stati. I senatori, seguendo la Camera bassa, intendono dare più soldi all’esercito. Le compensazioni sono però diverse: i tagli alla cooperazione internazionale sono meno importanti, quelli legati all’asilo più sostanziosi.

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Consiglio degli Stati: più soldi all'esercito

Telegiornale 09.12.2024, 20:00

Per gli uni, il preventivo 2025 è inaccettabile. Per gli altri, bisogna incominciare a risparmiare. “Mi dispiace che la magia del Natale non abbia contagiato né il Consiglio federale né il Consiglio nazionale e la nostra Commissione, che ha preparato il budget” ha detto il consigliere agli Stati socialista Baptiste Hurni. Peter Hegglin del Centro ha affermato: “Nell’attuale contesto non possiamo più esaudire tutti i desideri. Certo, farlo è politicamente attrattivo, ma è ingiusto nei confronti dei giovani, delle future generazioni”.

E così, dopo il Consiglio nazionale, anche gli Stati hanno fissato una priorità: più soldi per l’esercito. Per entrambe le camere l’esercito deve ricevere 530 milioni supplementari, nel 2025. Come compensarli? Tra le voci importanti: la cooperazione internazionale, che verrebbe tagliata di 30 milioni, e non più di 250, come voleva il Consiglio nazionale. E l’asilo, che riceverebbe 185 milioni in meno, invece di 105.

In pratica, è passato il compromesso della Commissione preparatoria. “La nostra proposta è più equilibrata. Permette tagli meno secchi, meno brutali e più sopportabili” ha dichiarato Johanna Gapany (PLR).

La partita è però ancora aperta. Per il preventivo 2025, le due camere dovranno trovare un accordo su “dove” risparmiare di più o di meno. E per il futuro più lontano, bisognerà vedere se la spesa per l’esercito raggiungerà l’1% del prodotto interno lordo entro il 2030 o solo entro il 2032.

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