Prende forma la commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul tracollo e la successiva acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Dovrebbe essere formata da 14 membri del Parlamento e potrà contare su un budget di 5 milioni di franchi, precisa martedì l'Ufficio del Nazionale, dopo aver adottato il decreto in materia. La Camera del popolo dovrebbe dare il via libera la settimana prossima.
La CPI indagherà sull’operato negli ultimi anni da parte del Consiglio federale, dell’Amministrazione federale o di altri organi o persone ai quali la Confederazione ha dato compiti legati alla fusione d’urgenza fra le due grandi banche. Sarà composta da sette consiglieri nazionali e altrettanti consiglieri agli Stati e redigerà un rapporto all’indirizzo delle due Camere che metterà in luce eventuali responsabilità o negligenze istituzionali e proporrà misure correttive.
Dopo essere passato alla Camera del Popolo, il mandato della CPI verrà esaminato – già durante questa sessione estiva – da quella dei Cantoni, per eliminare poi eventuali divergenze.
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