Una riserva fisica all'estero pari a 6 terawattora (il 15% del fabbisogno annuale) e opzioni per forniture aggiuntive di altri 6 TWh: è quanto prevedevano i piani della task force per la creazione di una scorta invernale di gas di cui il Consiglio federale aveva preso atto il 18 maggio. Ad oggi il 60% del primo obiettivo è stato raggiunto dalle cinque aziende che stanno operando separatamente, e fra queste ci sono anche le ticinesi AIL. Per le opzioni su forniture supplementari sono disponibili delle offerte.
È quanto comunicato mercoledì dal Governo, secondo il quale la situazione dell'approvvigionamento in Europa si è ulteriormente deteriorata nelle ultime settimane, complice il taglio delle forniture russe tramite il Nord Stream 1 che arriva in Germania. Proprio dalla Germania passano i tre quarti di quanto giunge in Svizzera e il nostro Paese non dispone di strutture di stoccaggio proprie.
Simonetta Sommaruga e Guy Parmelin con il ministro tedesco Robert Habeck
Con i partner europei e con Berlino in particolare sono già stati condotti colloqui esplorativi sulla crisi sin dal World Economic Forum di Davos, quando Simonetta Sommaruga e Guy Parmelin avevano incontrato il ministro dell'economia Robert Habeck.
Europa teme di rimanere senza gas
Telegiornale 19.06.2022, 22:00
Ad oggi, "l'approvvigionamento di gas è garantito", assicura l'Esecutivo, ma il monitoraggio è già stato rafforzato e proseguono i preparativi in caso di penuria. Gli scenari elaborati sono quattro: già siamo nel primo e a partire dal secondo è prevista una campagna con appelli alla riduzione dei consumi. Dal terzo, con un calo delle forniture fino al 20%, scatterebbero le prime limitazioni al consumo e la commutazione degli impianti bicombustibli dal gas al petrolio, mentre con il quarto, oltre il 20% il contingentamento sarebbe inevitabile. I nuclei domestici collegati a una rete di distribuzione sarebbero fra i consumatori protetti in questa eventualità.
Energia, il ruolo dell'uso domestico
Il Quotidiano 03.06.2022, 21:00
L'ipotesi un po' più lontana ma "sempre più probabile" è poi quella che in Svizzera non basti nemmeno l'elettricità. Anche per questa eventualità si studiano scenari e la Confederazione sta preparando provvedimenti, non da ultimo il recente piano per garantire la liquidità delle aziende del settore. In questo caso il problema non è solo il gas: le centrali nucleari francesi hanno difficoltà (molte sono fuori di servizio in seguito a controlli di sicurezza) e i livelli idrici nei laghi artificiali svizzeri sono sotto la norma per effetto della siccità.
Prezzo del gas sempre alto
SEIDISERA 23.06.2022, 20:25
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