Svizzera

Caso Berset, inchiesta sull'MPC

Ha un seguito la vicenda della tentata estorsione ai danni del consigliere federale

  • 23 novembre 2020, 15:50
  • 22 novembre, 18:07
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RG 18.30 del 23.11.20

RSI Info 23.11.2020, 20:24

  • keystone
Di: ATS/pon 

Le rivelazioni del tentativo di estorsione da parte di una donna nei confronti del consigliere federale Alain Berset sono oggetto di un'inchiesta. L'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione vuole sapere se la denuncia del ministro sia stata trattata secondo le regole, come confermato dalla stessa a "24 heures". La durata dell'indagine è difficile da stabilire.

Il caso è stato reso pubblico nel fine settimana dalla "Weltwoche" ed è stato confermato dallo stesso MPC: nel dicembre del 2019 Alain Berset è stato contattato da una donna, che chiedeva 100'000 franchi per non divulgare foto e corrispondenza privata. Il consigliere federale ha sporto denuncia alla procura federale. Ciò ha portato a un arresto, il 13 dicembre, e all'apertura di un procedimento penale, conclusosi lo scorso settembre con una condanna definitiva a 150 aliquote giornaliere sospese. Il giorno prima dell'arresto, la ricattatrice aveva inviato una lettera al capo del Dipartimento dell'interno nella quale affermava che ritirava la sua richiesta di denaro e che la sua accusa non corrispondeva alla realtà. Restituiva inoltre gli originali dei documenti che gli aveva inviato per e-mail.

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RG Notte 00.00 del 22-11-2020

RSI Info 22.11.2020, 01:30

Secondo il MPC, questa rinuncia giustifica una riduzione della pena. La donna ha firmato una dichiarazione lo scorso giugno con la quale accettava di far cancellare completamente tutti i dati dagli apparecchi da lei usati e le due parti avevano chiesto che gli scambi fra loro rimanessero coperti da privacy.

La cancellazione dei dati sui computer dell'autrice è una prassi del tutto legittima e assolutamente normale, ha precisato domenica all'agenzia Keystone-ATS l'Ufficio federale di polizia (Fedpol), in qualità di autorità esecutiva dell'MPC. Secondo il codice di procedura penale, la procura può ordinare il sequestro, la confisca o la distruzione - in questo caso la cancellazione - degli oggetti che sono stati utilizzati per commettere un reato. Fedpol ha precisato che i dati sono stati eliminati dai supporti solo quando non erano più rilevanti ai fini del procedimento.

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