L'intricata vicenda legata alla FIFA, la Federazione internazionale di calcio, è stata al centro dell'attività dell'autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione, come risulta dal rapporto per il 2018, presentato giovedì a Berna.
L'organo di controllo non ha d'altronde concluso le sue indagini ed è intenzionato, in particolare, a fare piena luce sugli incontri tra il procuratore generale Michael Lauber e il presidente dell'organizzazione Gianni Infantino. Questi colloqui, in quanto tali, non sono illeciti, ma il problema risiede nel mancato rispetto del codice di procedura, ciò che potrebbe portare a provvedimenti disciplinari nei confronti del magistrato.
L'inchiesta -è stato ricordato per l'occasione- è partita nel 2015 dopo una denuncia per amministrazione infedele e riciclaggio di denaro tramite conti bancari elvetici, allargandosi poi fino a comprendere più filoni. Viene svolta con la cooperazione di 15 analoghi enti esteri, analizzando documenti per un volume totale di dati di 19 terabyte. La FIFA, come ancora precisato, non è accusata in nessuno dei procedimenti; è invece parte lesa e collabora per chiarire i fatti.
ATS/dg
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