Il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, sotto pressione per due incontri avuti con Gianni Infantino nel 2016, è andato al contrattacco in una conferenza stampa mercoledì, difendendo quei faccia a faccia che, ha detto, farebbe ancora. Ha detto di sentirsi ancora in grado di proseguire il lavoro e che non intende tirarsi indietro, anzi: si ricandiderà per un ulteriore quadriennio alla scadenza del suo mandato a fine 2019.
RG 12.30 del 21.11.2018 La diretta di Gian Paolo Driussi
RSI Info 21.11.2018, 13:45
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Nella complessa indagine penale sul mondo del calcio, ha spiegato, la FIFA è parte in causa non come sospettata ma come accusatore privato, avendo sporto denuncia al Ministero pubblico della Confederazione.
Football-leaks
Telegiornale 21.11.2018, 13:30
I due incontri sono serviti il primo ad assicurarsi che anche dopo il cambio ai vertici l'MPC potesse ancora contare sulla piena collaborazione dell'organizzazione che gestisce il pallone a livello mondiale e il secondo a scopi di coordinazione per accelerare l'indagine in un mare di 19 terabyte di dati. Simili appuntamenti sono parte di una prassi necessaria e alla quale la procura federale non intende rinunciare, anche se viene continuamente adattata. Sono stati fatti anche per altri grossi casi, come 1MDB e Petrobras.
RG 18.30 del 21.11.18: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 21.11.2018, 19:10
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Lauber, per quanto dispiaciuto di averne perso le competenze, ha difeso anche la fine del rapporto di lavoro con il responsabile delle inchieste economiche Olivier Thormann. Questo benché le accuse che erano state formulate nei suoi confronti siano nel frattempo state archiviate. La sua partenza, ha comunque tenuto a precisare come già in commissione e davanti all'autorità di vigilanza, nulla aveva a che vedere con i due incontri con Infantino, anche se presenziò al secondo.