Svizzera

Centri asilo, "la consulenza religiosa funziona"

Prorogato almeno fino alla fine dell’anno il sostegno ai musulmani – Uno specialista verrà assunto anche in Ticino

  • 31 gennaio 2022, 12:39
  • 4 luglio 2023, 13:33
02:18

Radiogiornale delle 12.30 del 31.01.2021: da Berna, Gian Paolo Driussi

RSI Info 31.01.2022, 13:18

  • archivio tipress
Di: ludoC/RG 

Il servizio di consulenza religiosa musulmana nei centri federali per richiedenti asilo (CFS) verrà prorogato almeno fino alla fine del 2022: lo ha comunicato oggi, lunedì, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM). La decisione è stata presa sulla base di un bilancio definito “molto positivo” di questa offerta, finora implementata nella regione di Zurigo, in Romandia e nella Svizzera orientale. Inoltre, anche in Ticino verrà offerto questo servizio, con l’assunzione nel febbraio di un consulente religioso musulmano.

Lo studio: “Interlocutori preziosi”

La scelta di proseguire con questo progetto segue uno studio svolto dal Centro Svizzero Islam e Società (CSIS) dell’Università di Friburgo. Secondo l’indagine, si legge in una nota della SEM, “la domanda per questo nuovo servizio è elevata in tutti i CFA esaminati. I richiedenti l’asilo ricorrono volentieri a questo servizio. I consulenti religiosi musulmani sono, peraltro, dei preziosi interlocutori anche per i professionisti che operano nei CFA (assistenza, sicurezza, cure mediche) e le loro competenze religiose, culturali e linguistiche sono particolarmente apprezzate. Infine, la presenza dei consulenti religiosi contribuisce a prevenire situazioni potenzialmente conflittuali”.

"Ci ha sorpreso l'apprezzamento espresso da tutti: dai richiedenti asilo, da chi gestisce le strutture e dai rappresentanti delle chiese cristiane già presenti", spiega inoltre alla RSI Hansjörg Schmid, del Centro svizzero Islam e società. Un'esperienza positiva attestata fra l'altro dagli agenti di sicurezza -che parlano di conflitti ridotti- e dagli assistenti stessi, che spesso hanno a che fare con chi verrà rimpatriato.

Prevenzione indiretta contro la radicalizzazione

In che misura l'assistenza spirituale può contribuire a prevenire la radicalizzazione? "Questi consulenti non sono né detective né esperti di radicalizzazione – precisa il professor Schmid - ma indirettamente essi possono contribuire alla prevenzione, andando a colmare quel vuoto o quegli spazi che spiritualmente rischiano di essere raggiunti da predicatori radicali". Gli assistenti praticano infatti un Islam moderato, non appartengono a particolari correnti.

La consulenza religiosa musulmana verrà pertanto proposta fino a dicembre; se la valutazione positiva si confermerà, il servizio “sarà introdotto per quanto possibile in via definitiva”, conclude il la Segreteria di Stato nel suo comunicato stampa. Attualmente, sono impiegati cinque consulente.

Correlati

Ti potrebbe interessare