Per il futuro saranno introdotte regole per garantire che “solo le persone adeguate” potranno servire la Chiesa cattolica. Lo ha annunciato lunedì la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) aggiungendo che saranno vietati i trasferimenti di persone da una diocesi all’altra per chi ha commesso abusi. La CVS ha presentato a Zurigo un rapporto intermedio sull’attuazione di misure per contrastare abusi e occultamento insieme alla Conferenza delle unioni degli Ordini religiosi e delle altre Comunità di Vita Consacrata in Svizzera.
Queste prime direttive giungono dopo che lo scorso anno, a metà settembre, era stato reso pubblico uno studio sugli abusi perpetuati all’interno della Chiesa cattolica romana in Svizzera dal 1950. Un rapporto che aveva fatto emergere 1’002 abusi accertati. Un numero che i ricercatori avevano definito “solo la punta dell’iceberg”. La Chiesa cattolica prenderà le prime decisioni sul previsto centro di contatto per le vittime di abusi a giugno.
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