Chiesa nuovo presidente UDC

Marco Chiesa è il nuovo presidente dell’Unione democratica di centro (UDC). Senza sorprese i quasi 300 delegati riuniti a Brugg, nel canton Argovia, hanno scelto il candidato ticinese, l’unico in lizza. Succede alla guida del primo partito svizzero ad Albert Rösti. Chiesa diventa così il primo presidente dell'Unione democratica di centro non svizzero-tedesco.

I delegati hanno quindi scelto di seguire la proposta formulata dalla direzione e dalla "commissione cerca" del partito nominando il senatore ticinese alla carica presidenziale.

Il politologo Oscar Mazzoleni descrive il nuovo presidente dell'UDC nazionale come un "blocheriano sorridente". Sui temi cari al partito quali l'immigrazione, i frontalieri, la politica d'asilo e i rapporti con l'Europa, il consigliere agli Stati ticinese è sulla medesima linea dello stratega del partito Christoph Blocher, aggiunge ancora Mazzoleni.

I delegati hanno anche rieletto alla vicepresidenza le consigliere nazionali Céline Amaudruz e Magdalena Martullo-Blocher. Il consigliere nazionale lucernese Franz Grüter succede a Chiesa come terzo vicepresidente.

Raccomandazioni di voto

I delegati hanno pure espresso le raccomandazioni di voto per le votazioni federali del 27 settembre. Hanno sostenuto all'unanimità l'iniziativa del partito "per un'immigrazione moderata" e a grandissima maggioranza anche con l'acquisto di nuovi aerei da combattimento. Il congedo di paternità di due settimane, difeso da Céline Amaudruz, è stato spazzato via da 318 "no" contro 32 "sì" e 2 astensioni. Venerdì il comitato del partito aveva già dato il via libera all'aumento delle deduzioni per i figli per l'imposta federale diretta. Anche la legge sulla caccia era stata approvata in precedenza.