La direzione dell'UDC svizzera, riunitasi oggi (lunedì) pomeriggio, ha deciso di sostenere all'unanimità la candidatura di Marco Chiesa alla presidenza del partito nazionale. All'assemblea dei delegati del 22 agosto a Brugg, in Argovia, viene quindi proposto un unico nome.
Il consigliere agli Stati ticinese, si legge nella nota diffusa dopo l'incontro, si impegna anima e corpo per il bene della Confederazione e i valori democentristi. La sua appartenenza alla cosiddetta "Svizzera latina" viene vista come un vantaggio perché è in queste aree del paese che il partito può ancora crescere molto.
Resta da capire se dopo Andreas Glarner, anche il secondo candidato escluso dalla commissione cerca, lo zurighese Alfred Heer, annuncerà ufficialmente il suo ritiro dalla corsa alla successione di Albert Rösti.
I vertici si sono espressi anche sulla questione della retribuzione del presidente, su cui lo stesso Chiesa era stato sollecitato dai media svizzero-tedeschi e si era pronunciato a favore. Ebbene, anche il prossimo presidente non riceverà uno stipendio ma "un adeguato rimborso spese forfettario", il cui ammontare non è stato precisato.