Chiusure, quali le più efficaci?

Che impatto hanno avuto le chiusure sull'epidemia? La chiusura di bar e ristoranti è una misura efficace, ma per avere un calo dei contagi più drastico sarebbe necessario chiudere anche i negozi, questo almeno stando all’esperienza di alcuni cantoni romandi.

Ad esempio, a Ginevra il 1° novembre chiudono bar/ristoranti, centri fitness (oltre a cinema e teatri), e anche i negozi non essenziali. Chiusi anche cinema teatri palestre, parrucchieri. La curva degli ospedalizzati diminuisce rapidamente dopo 10 giorni. Ogni 20 circa si dimezzano le persone ricoverate negli ospedali.

Il Canton Vaud invece ha optato per una politica meno rigida. Il 4 novembre chiude bar/ristoranti, centri sportivi. Ma non le attività non necessarie. La curva si appiattisce e diminuisce dopo due settimane, e la diminuzione dei ricoverati è molto più lenta. Nemmeno dopo un mese il numero dei pazienti Covid-19 ricoverati nei nosocomi è dimezzato.

In Ticino, bar e ristoranti sono aperti con limitazioni, anche i commerci e centri sportivi sono aperti con misure di sicurezza e la pressione sul settore sanitario rimane costante, dove si hanno sempre da oltre un mese 300 ospedalizzati.

Il grafico mette a confronto le ospedalizzazioni ogni 100'000 abitanti. Per Antoine Flahault, direttore Istituto di sanità globale di Ginevra e membro della Task Force federale Covid-19, questi dati dimostrano chiaramente che chiudere i ristoranti e non i commerci è sì efficace, ma non basta. “Chi ha applicato misure combinate - precoci e piu forti, ha ottenuto risultati sanitari migliori”, spiega Flahault. “È spiacevole, chiaro. Perché sono misure stringenti. Estremamente pesanti per tutti noi. Ma fino a che non avremo un vaccino in larga scala credo che avremo molta difficoltà a recuperare il controllo dell'epidemia”, precisa.