L'Unione dei contadini, in attesa di saperne di più sugli effetti del chlorothalonil, sostanza dalle proprietà fungicide, domanda di rinunciare ai fitosanitari che ne contengono.
La richiesta fa seguito alle segnalazioni, pervenute la scorsa estate dal canton Vaud, ma poi anche da altre regioni e dal Ticino, di acque contaminate.
Il prodotto, che l'autorità federale intenderebbe proibire a fine anno come già succede nell'Unione Europea, è usato da una cinquantina d'anni soprattutto in cerealicoltura, orticoltura e viticoltura (debella la peronospora, tra i principali nemici dell'uva), ma serve anche per proteggere tappeti verdi, fiori, arbusti e piante ornamentali.