Una mancanza di coesione all'interno del Governo avrebbe determinato la rinuncia ad una candidatura della Svizzera per ospitare, nel 2026, la 31esima Conferenza delle Nazioni Unite sui mutamenti climatici (COP31). A sostenerlo è Le Matin Dimanche.
Un dossier sulla candidatura era pronto, riferisce il domenicale, ma il Dipartimento federale degli esteri (DFAE) avrebbe poi bruscamente tirato il freno sullo sfondo di disaccordi fra i consiglieri federali Ignazio Cassis e Simonetta Sommaruga. "Se sulla questione si fosse deciso un mese dopo le dimissioni della ministra, la candidatura sarebbe ancora in piedi", afferma una fonte citata dalla testata romanda. La rinuncia è stata invece annunciata dal Governo a inizio mese.
A emergere sarebbe stato inoltre il timore di una perdita d'immagine, dal momento che la politica climatica del Paese ospitante viene in genere sottoposta ad un attento esame. E la Confederazione ha dovuto confrontarsi a critiche, segnatamente per i suoi acquisti all'estero di riduzioni del CO2 necessarie per rispettare in materia i suoi impegni.
La Conferenza mondiale sul clima
SEIDISERA 07.11.2022, 19:11