Svizzera

Clima e COP31: attriti nel Consiglio federale

Disaccordi fra Cassis e Sommaruga sarebbero all'origine della rinuncia alla candidatura della Svizzera per ospitare nel 2026 la Conferenza ONU sui mutamenti climatici

  • 13 novembre 2022, 11:18
  • 24 giugno 2023, 01:30
I due consiglieri federali, qui ripresi nel corso di una conferenza stampa a Berna nel 2020

I due consiglieri federali, qui ripresi nel corso di una conferenza stampa a Berna nel 2020

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Di: ATS/ARi

Una mancanza di coesione all'interno del Governo avrebbe determinato la rinuncia ad una candidatura della Svizzera per ospitare, nel 2026, la 31esima Conferenza delle Nazioni Unite sui mutamenti climatici (COP31). A sostenerlo è Le Matin Dimanche.

Un dossier sulla candidatura era pronto, riferisce il domenicale, ma il Dipartimento federale degli esteri (DFAE) avrebbe poi bruscamente tirato il freno sullo sfondo di disaccordi fra i consiglieri federali Ignazio Cassis e Simonetta Sommaruga. "Se sulla questione si fosse deciso un mese dopo le dimissioni della ministra, la candidatura sarebbe ancora in piedi", afferma una fonte citata dalla testata romanda. La rinuncia è stata invece annunciata dal Governo a inizio mese.

A emergere sarebbe stato inoltre il timore di una perdita d'immagine, dal momento che la politica climatica del Paese ospitante viene in genere sottoposta ad un attento esame. E la Confederazione ha dovuto confrontarsi a critiche, segnatamente per i suoi acquisti all'estero di riduzioni del CO2 necessarie per rispettare in materia i suoi impegni.

La Conferenza mondiale sul clima

SEIDISERA 07.11.2022, 19:11

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