Venerdì il Comitato dei Ministri dei 46 Paesi membri del Consiglio d’Europa ha riconosciuto i progressi fatti dalla Svizzera dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per inazione climatica. In attesa di ulteriori informazioni il Comitato esaminerà di nuovo il caso a settembre.
Nella loro decisione scritta, i delegati rilevano che alcune questioni sono state risolte a livello federale. Tra queste, l’entrata in vigore il 1° gennaio della revisione della legge sul CO2, che fissa obiettivi e misure climatiche fino al 2030, e della legge sulla sicurezza elettrica.
Inoltre, rilevano “con interesse” la valutazione di un bilancio iniziale del carbonio e le varie misure adottate o in fase di preparazione a livello federale e cantonale per raggiungere gli obiettivi di emissione di gas serra. Tuttavia, la Svizzera deve fornire maggiori informazioni sui progressi compiuti e sulla metodologia utilizzata.

Strasburgo condanna la Svizzera
Telegiornale 09.04.2024, 12:30
Aggiornamento
Va ricordato che nell’agosto scorso il Consiglio federale aveva criticato l’interpretazione della CEDU in materia di protezione del clima, ritenendo al contrario che la Svizzera soddisfi i requisiti della sentenza in termini di politica climatica. Inoltre, durante la sessione estiva 2024 delle Camere federali, anche Consiglio nazionale e degli Stati avevano criticato la sentenza della CEDU adottando una dichiarazione identica. E a fine settembre il Nazionale ha bocciato una mozione del gruppo UDC che chiedeva al Consiglio federale di uscire dalla CEDU. L’atto parlamentare democentrista era stato trattato nell’ambito di una sessione straordinaria.
Reazioni di segno opposto
In un comunicato emesso insieme a Greenpeace, le Anziane per il clima affermano che la Svizzera “deve fare di più per migliorare la propria politica climatica per eliminare la violazione dei diritti umani” configurata dalla sentenza. Secondo la nota, le argomentazioni del Consiglio federale non hanno convinto Strasburgo, perché accanto al riconoscimento dei progressi c’è la richiesta di fornire altre informazioni accompagnata dall’annuncio di un riesame in settembre. Sentita dall’agenzia Keystone-ATS, la presidente delle Anziane per il clima, Anne Mahrer, si è detta “molto soddisfatta”.
Soddisfazione, sul fronte opposto, anche da parte della Confederazione, che preferisce sottolineare come le lacune legislative siano state colmate. L’esigenza di ulteriori spiegazioni, inoltre, secondo Berna corrisponde alla prassi abituale in questo genere di procedure.

Svizzera: iniziativa a favore del clima
Telegiornale 05.03.2025, 20:00