Tre controperizie contestano la validità del testamento di Cornelius Gurlitt, il collezionista di opere d'arte tedesco morto il 6 maggio 2014 che aveva designato quale unico erede il Kunstmuseum di Berna. Uta Werner, la cugina che contesta le capacità mentali dell'uomo al momento della firma, ha presentato oggi, mercoledì, i documenti alla giustizia bavarese.
Il processo sulla contesa raccolta di quadri rischia di andare per le lunghe: ora, infatti, l'Alta corte regionale (Oberlandsgericht) dovrà fare chiarezza sulle contraddizioni nelle perizie ed eventualmente designare un proprio esperto.
La maggior parte delle opere era stata sequestrata nel 2012 in un vecchio appartamento di Monaco di Baviera, ma la notizia era trapelata solo a fine 2013, quando il settimanale tedesco "Focus" aveva riferito di oltre 1'500 lavori ritrovati — tra cui quadri di Picasso, Renoir e Monet —, il "tesoro di Hitler", chiamato così perché raccolto dal figlio di un mercante d'arte vicino al regime nazista (vedi articoli correlati).
ATS/px