Non è il caso di stabilire già subito criteri precisi in vista dell’eventuale introduzione di un futuro congedo parentale. Lo evidenzia il Consiglio degli Stati che giovedì ha bocciato due iniziative cantonali di Ticino e Vallese che chiedevano l’adozione di un congedo parentale di almeno venti settimane.
Oltre a ciò, i due testi prevedono una quota fissa per la madre di almeno 14 settimane (come ora), mentre quella del padre deve rappresentare almeno il 20% del congedo parentale totale. Le due iniziative auspicano prue che i genitori possano usufruire della loro parte di congedo in modo flessibile.
Su tali basi, diversi deputati hanno asserito di preferire le iniziative inoltrate da Giura e Ginevra. Si è infatti optato per una formulazione più flessibile, mentre Ticino e Vallese pongono condizioni troppo vincolanti.

No al congedo parentale
Telegiornale 22.05.2024, 20:00