I medicamenti con brevetto scaduto provenienti da Paesi con autorità di controllo severe, simili a Swissmedic (come gli USA, l’Australia, il Canada o la Gran Bretagna), dovrebbero poter essere importati grazie a una semplice registrazione, senza quindi passare da una procedura di omologazione. È quanto chiede una mozione di Hannes Germann (UDC/SH) adottata giovedì dal Consiglio degli Stati per 27 voti a 14, contro il parere della commissione preparatoria e della “ministra” della sanità Elisabeth Baume-Schneider. Il dossier va al Consiglio nazionale. Si tratta di una misura volta a contrastare la penuria di farmaci.
Per il Governo e la commissione, una simile proposta non risolverebbe il problema della carenza di determinati medicinali, visto che i Paesi citati soffrono anch’essi di una carenza di farmaci. Inoltre, una semplice procedura di registrazione, senza poter esaminare la documentazione, potrebbe mettere in pericolo la salute dei pazienti e svantaggiare quelle aziende che hanno seguito la procedura ordinaria per poter esportare i propri generici. Baume-Schneider ha ricordato, tra l’altro, che Swissmedic prevede già una procedura di omologazione semplificata.
Per i favorevoli alla mozione, anche semplificate le attuali procedure sono ancora troppo burocratiche. A pagarne lo scotto sono i pazienti i quali, inoltre, grazie a una semplice registrazione per i generici prodotti all’estero - tra l’altro utilizzati per decenni senza problemi - potrebbero aver accesso a preparati meno cari.
Quanto alla distorsione della concorrenza, Germann - come anche Baptiste Hurni (PS/NE) - ha fatto presente che il Consiglio degli Stati deve decidere per il bene della popolazione, e non tenendo conto degli interessi del settore farmaceutico.

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Notiziario 06.03.2025, 11:00
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