Circa il 30% delle persone contagiate nel canton Zugo erano state vaccinate contro il coronavirus, ha rilevato Rudolf Hauri, presidente dell'Associazione dei medici cantonali, durante la conferenza stampa settimanale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
A livello nazionale è invece difficile avere dati affidabili sui contagi tra i vaccinati, spiega Virginie Masserey dell'UFSP, perché molte persone, quando risultano positive, vengono messe in isolamento senza essere visitate da un medico. La Confederazione si affida quindi ai cantoni: in diversi casi nel tracciamento dei contatti, fatto a livello cantonale, viene infatti registrato se una persona è stata vaccinata o meno.
Più chiari i dati sulle persone ricoverate, dove si conta pure un 30% di persone vaccinate. In questo caso Masserey sottolinea che con l'aumento della proporzione dei vaccinati sul totale della popolazione, è normale che aumenti anche tra le ospedalizzazioni. Facendo le proporzioni, il rischio di finire in ospedale è di 6 volte minore per gli ultraottantenni e di 13 volte più bassa per gli over 60 vaccinati.