Un 24enne turco si trova sotto processo a Baghdad, in Iraq, accusato di appartenere allo Stato islamico (IS) per il quale avrebbe costruito ordigni esplosivi. Il giovane, rivelano la trasmissione 10vor10 della SRF e il Tages Anzeiger, è nato e cresciuto in Svizzera e prima di partire per il Medio Oriente era domiciliato ad Arbon, nel canton Turgovia.
La procura federale ha confermato che nei suoi confronti un procedimento penale era stato aperto in Svizzera nel 2015, per infrazione alla legge federale che vieta i gruppi al Qaida e Stato islamico e partecipazione ad un’organizzazione criminale. Procedimento che era però stato sospeso un anno dopo. Contro di lui, aggiunge FedPol, era pure stato emanato un divieto di entrata nel paese.
Nome di battaglia: Obeida
Conosciuto nell’ambiente con il nome di Obeida, non sembra aver concluso un apprendistato ma aveva conoscenze nel campo dell’elettronica: motivo per cui sarebbe finito a fabbricare bombe per l’IS, mettendo le sue conoscenze a disposizione dell'organizzazione anche mentre risiedeva nella Confederazione.
Rischia la pena di morte
In Iraq, il giovane rischia la pena di morte; non essendo cittadino svizzero, il Dipartimento federale degli affari esteri non gli ha fornito protezione consolare ma un avvocato del posto sta lavorando per evitargli la condanna alla pena capitale.
"Obeida", aggiunge l'inchiesta giornalistica, prima di raggiungere l'Iraq ha frequentato un campo di addestramento dell'IS in Siria. Dal canton Turgovia sarebbe partito per combattere il jihad insieme ad altre tre persone. Con una di queste si sarebbe inoltre recato più volte in una moschea a Rorschach, conosciuta per il radicalismo dei suoi predicatori.
Alla sbarra un jihadista partito dalla Svizzera
Telegiornale 04.01.2019, 21:00