In caso di peggioramento della situazione sul fronte pandemico il certificato Covid potrebbe essere limitato alle persone vaccinate o guarite dalla malattia: lo afferma Tanja Stadler, presidente del gruppo di esperti che consiglia il Governo federale sul tema.
RG 07.00 del 11.10.2021 Il servizio di Alessia Fontana
RSI Info 11.10.2021, 09:02
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"Malgrado un approccio 3G" (dal tedesco geimpft, genesen, getestet: cioè vaccinato, guarito, testato) "possono verificarsi importanti focolai in occasione di grandi eventi, come abbiamo visto in Olanda in estate o ai campionati europei di calcio", dice al Blick. "I test non sono mai affidabili al 100%", aggiunge.
Più in queste manifestazioni vi sono persone testate, maggiore è il rischio di uno sviluppo dell'epidemia. Per far fronte alla situazione "ci sono varie opzioni: vietare del tutto gli eventi, accettare le infezioni e un possibile sovraccarico del sistema ospedaliero, oppure inasprire le regole". Quest'ultimo approccio può essere raggiunto "da un lato con maschere e distanza o dall'altro affidandosi all'approccio 2G invece di 3G". Con 2G si intende: geimpft o genesen, cioè vaccinati o guariti, escludendo cioè chi si sottopone al tampone.