Svizzera

Credit Suisse, quattro periodi sotto la lente della CPI

La Commissione parlamentare di inchiesta ha adottato il piano di lavoro e definito tre mandati esterni

  • 8 settembre 2023, 13:23
  • 13 settembre 2023, 11:24
I parlamentari intendono risalire nel tempo fino al 2015

I parlamentari intendono risalire nel tempo fino al 2015

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Di: ATS/pon 

La Commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di indagare sull'operato delle autorità federali nell'ambito dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS ha adottato il piano di lavoro e può ora avviare l'inchiesta vera e propria.

Questa fase prevede in particolare l'esame dei documenti rilevanti e audizioni con rappresentanti delle autorità federali, si legge in una nota diffusa venerdì dai servizi parlamentari. Saranno sentiti in particolare rappresentanti del Consiglio federale, del Dipartimento federale delle finanze, della FINMA (l'autorità di vigilanza sui mercati finanziari) e della Banca nazionale svizzera. Si tratta di una fase che dovrebbe protrarsi fino all'inizio della sessione primaverile del 2024.

Quattro periodi in esame

Il piano d'inchiesta è articolato in quattro periodi principali, precisa la nota. Il primo riguarda la gestione prima della crisi, ossia quanto accaduto prima dell'estate del 2022. La CPI intende risalire a ritroso almeno fino al 2015, anno in cui il Consiglio federale ha presentato il suo primo rapporto di valutazione sulle banche di rilevanza sistemica, nell'ambito dell'attuazione del disciplinamento too big to fail (relativo alle banche troppo grandi per fallire) entrato in vigore nel 2012.

Il secondo periodo, dall'autunno 2022 a metà marzo 2023, ha come oggetto l'inizio e l'inasprimento della crisi. Il terzo è quello dei giorni della crisi nella sua fase acuta, da mercoledì 15 marzo 2023 a domenica 19 marzo 2023, quando il Governo annunciò che avrebbe sostenuto l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. L'ultimo periodo riguarda l'attuazione della fusione d'urgenza.

La CPI - presieduta dalla consigliera agli Stati Isabelle Chassot (Centro/FR) - ha infine definito tre mandati che saranno attribuiti esternamente. Il primo sarà conferito a uno specialista chiamato a chiarire specifiche questioni legate all'attuazione della legislazione in materia di vigilanza sui mercati finanziari. Il secondo riguarderà l'elaborazione di uno studio di diritto comparato sulla legislazione svizzera in materia di mercati finanziari nel confronto internazionale. Il terzo prevede l'analisi dell'evoluzione di Credit Suisse negli ultimi anni.

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