Svizzera

Crypto, all'ombra della CIA

Dick Marty: "Sono molte le leggi che sono state infrante in questa vicenda" - Il dibattito a Modem

  • 13 febbraio 2020, 13:31
  • 22 novembre, 19:56
Una macchina efficace

Una macchina efficace

  • keystone
Di: Modem/Bettina Müller-AlesS 

Dal punto di vista dei servizi segreti americani e tedeschi è stato un capolavoro che ha permesso di spiare le comunicazioni di intelligence di 130 paesi per 40 anni. Dal punto di vista della Svizzera - le rivelazioni dell’inchiesta di ZDF-SRF Rundschau e Washington Post- sulle attività della CRYPTO AG sono molto problematiche e altamente compromettenti se confermate.

Dick Marty

Dick Marty

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Molte leggi sono state infrante in questa vicenda, come per esempio attraverso "l'attività di agenti stranieri in Svizzera, che mettono in pericolo il ruolo del nostro paese”, come ha sottolineato Dick Marty, già consigliere agli Stati ed ex-procuratore pubblico, nel corso della trasmissione Modem di giovedì. “E’ già perturbante sapere”, aggiunge, “che c’è un’azienda importante che ha contatti con tutto il mondo e che gode della credibilità svizzera sia stata in mano a servizi segreti; già per questo non capisco l’atteggiamento del Ministero pubblico della Confederazione che dice: ‘ah, noi per adesso non facciamo adesso… Il problema è la sovranità, vediamo che siamo completamente dipendenti dai servizi occidentali e in particolare dalla CIA e non solo in questo caso’.

Un altro aspetto problematico sollevato dall’inchiesta di Rundschau della SRF riguarda le due inchieste condotte dalla Polizia Federale e che non hanno dato nessun esito. Una spiegazione, per questo magro risultato ci sarebbe: l’influenza di alcuni membri dell’esercito svizzero che hanno offerto consulenza alla Polizia Federale, depistando l’indagine. Quali gli elementi concreti per giungere a questa conclusione? “Non erano inchieste esterne e indipendenti, come si legge negli incarti della CIA”, spiega il produttore di Rundschau, Gianluca Galgani, “tra l’altro il Consiglio federale ha fatto controllare le macchine negli ultimi giorni, quelle che sono adesso in commercio e anche qui non ha rivelato nessuna anomalia. Ma anche in questo caso, l’inchiesta è stata svolta da esperti interni dell’amministrazione, forse ora è arrivato il momento di affidarla a qualcuno di esterno”.

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Crypto

Modem 13.02.2020, 08:20

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