Il Ministero pubblico della Confederazione incasserà gran parte dell'onorario che il Land tedesco del Nord Reno-Vestfalia versò in cambio di un CD con dati bancari di clienti del Credit Suisse. Lo ha deciso il Tribunale federale, mettendo fine, come riferito dalla NZZ, alla vertenza con gli eredi del corriere, suicidatosi in carcere dopo l'arresto nel 2010.
L'uomo, un austriaco, si era avvalso della collaborazione di un dipendente della banca. Il sequestro del denaro si giustifica, secondo Mon Repos, perché frutto di un'operazione illegale. La vicenda ha un legame anche con il caso di spionaggio attualmente al centro della cronaca: furono agenti tedeschi a incitare il bancario al "tradimento".
Berna potrà recuperare solo due terzi dei 2,5 milioni di euro che vennero pagati, perché furono messi su conti in paesi diversi: Austria e Cechia hanno bloccato quelli nei loro istituti, Berlino no e del denaro si è nel frattempo persa ogni traccia.
pon/ATS