“Un progetto pionieristico, per rafforzare la democrazia”. Che Wagner, co-responsabile del Consiglio del futuro U24 non ha dubbi nel presentare il potenziale del primo forum cittadino di ampiezza nazionale dedicato ai giovani. Organizzato da Pro Futuris, il “Think + Do Tank” della Società svizzera di utilità pubblica (SSUP), su richiesta della stessa SSUP e della Commissione svizzera per l’UNESCO, per 3 weekend ha riunito 80 giovani svizzeri selezionati in base a un’estrazione a sorte a più livelli, che rappresenta fedelmente ogni carattere demografico della popolazione giovanile elvetica.
Un modo alternativo per partecipare alla politica
In questa sperimentazione i partecipanti hanno discusso di salute mentale. Si trattava di uno dei temi proposti dai giovani di tutta Svizzera nel gennaio 2023, poi selezionato insieme ad altri 4 da una Commissione tematica e infine votato come il più urgente e importante da 20’000 ragazzi e ragazze estratti a sorte come possibili partecipanti del Consiglio del futuro. Tra chi ha dato la sua disponibilità sono poi stati effettivamente sorteggiati i membri del Consiglio del futuro U24.
Tra loro anche alcuni ticinesi, come Sofia Pastorelli, entusiasta di trovare uno spazio in cui essere ascoltati. Secondo la studentessa dell’Università di Zurigo, “i giovani oggi hanno perso interesse sulla politica”, ma una tale iniziativa non può che farli riavvicinare. Un’opinione condivisa da Ludovico Pinasco, studente dell’Università della Svizzera italiana: “Penso che la Svizzera sia il Paese giusto per fare arrivare queste opinioni rispetto a una via più istituzionale e politica”.
“I giovani - sostiene Lara Oliveira König , co-responsabile del progetto - partecipano molto meno di altre fasce d’età. Sono sottorappresentati in politica e la loro partecipazione è relativamente bassa. Per questo abbiamo istituito il Consiglio del futuro”.
La differenza con la Sessione federale dei giovani
Dopo 3 fine settimana di intense discussioni a Zurigo, Losanna e Locarno, il Consiglio del futuro U24 ha messo a punto delle risoluzioni che il 23 novembre saranno presentate alla stampa e trasmesse ad amministrazione e politica, insieme a proposte operative concrete, formulate grazie anche alla consulenza di vari partner istituzionali e scientifici.
I partecipanti sono liberi di decidere cosa discutere e cosa proporre. A differenza del Parlamento, le loro visioni sono molto a lungo termine
Che Wagner, Co-responsabile Consiglio del futuro U24
Dal 1991 in Svizzera esiste anche la Sessione federale dei giovani, in corso proprio in questi giorni a Berna, che ambisce a dare voce a questa fascia d’età. A differenziare il Consiglio del futuro dall’analogo progetto è però proprio la casualità, dato che non ci si può iscrivere di propria volontà: “L’estrazione - spiega Lara König - garantisce e consente a un maggior numero di giovani di far sentire la propria voce”.
Una complessa macchina organizzativa
Per garantire la credibilità scientifica di questo strumento democratico e per la sua organizzazione pratica sono state coinvolte molte persone e risorse. Il budget dell’operazione è di circa 925’000 franchi, garantiti da varie fondazioni nazionali e cantonali. Gli organizzatori sono però fiduciosi che un’eventuale nuova edizione (al momento non vi sono ancora progetti in tal senso), potrà essere più facile da organizzare grazie all’esperienza pregressa.
Oltre alla squadra organizzativa, al Consiglio del futuro hanno partecipato anche varie commissioni, con lo scopo di garantire e vigilare sull’indipendenza dell’intera procedura, dalla scelta del tema da trattare all’organizzazione dei contenuti e alla messa in pratica. “Abbiamo organizzato diverse commissioni per assicurare al progetto il più ampio sostegno possibile: i giovani devono essere protetti dagli attacchi politici. - afferma Che Wagner - Se non l’avessimo fatto alcuni avrebbero potuto chiedersi “ma che Consiglio del futuro è questo?””.
Scorrendo la lista delle persone coinvolte, si nota tuttavia come qualcuno non sembra avere aderito con entusiasmo all’iniziativa. “Sì, solo l’UDC - ammette il co-responsabile del Consiglio del futuro - ma stiamo continuando a lavorarci e speriamo che dopo le elezioni riusciremo a trovare un loro rappresentante. L’importante è che questo progetto sia apartitico”.
Grande entusiasmo e un auspicio per il futuro
Il 4 novembre a Locarno tra i giovani partecipanti abbiamo respirato un grande entusiasmo: serietà, concentrazione e al contempo la voglia di confrontarsi senza timori con chi ha idee o conoscenze diverse dalle proprie.
Penso che grazie a questa esperienza voterò ancora di più!
Sofia Pastorelli, partecipante Consiglio del futuro U24
“Spero che si possa continuare anche dopo questo weekend - afferma speranzoso Ludovico Pinasco - e spero abbia un impatto sul futuro. Qui non si deve rivoluzionare il sistema, ma è bello che ci sia la possibilità di discutere questo genere di tematiche anche tra non esperti: solo così si può provare a risolvere il problema della salute mentale”.
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Speciale Elezioni 07.11.2023, 21:05