Quale sarà la decisione dell’elettorato sull’iscrizione della sicurezza alimentare nella Costituzione federale? Come si pronunceranno gli svizzeri sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020? Domande, alle quali le urne daranno una risposta oggi, domenica. Queste, intanto, sono le ultime ore utili per esercitare il proprio diritto di voto presso gli uffici elettorali.
Ultime ore utili per recarsi agli uffici elettorali
Ricordiamo che il decreto federale sulla sicurezza alimentare implica, per la sua entrata in vigore, un “sì” da parte della maggioranza del popolo, ma anche da parte di quella dei cantoni. Quanto alla riforma previdenziale, essa si articola in due distinti oggetti sottoposti agli elettori: il decreto sul finanziamento supplementare dell’AVS tramite un aumento dell’IVA (per il quale si richiede la doppia maggioranza) e la legge di riforma, per la cui entrata in vigore è invece sufficiente l’approvazione da parte della maggioranza del popolo. La riforma entrerà in vigore, soltanto se entrambi gli oggetti saranno approvati.
In Ticino si vota su due oggetti di natura cantonale
Al voto, in
Ticino, anche su due oggetti di natura cantonale: il controprogetto all’iniziativa popolare “
Uno per tutti, tutti per uno” (che si configura come una modifica alla costituzione del cantone) e la modifica della legge sulla scuola relativa all’
educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia.
Come in Ticino, votazioni cantonali sono in programma per oggi anche in altri nove cantoni. Gli elettori del canton Zurigo sono chiamati a esprimersi su una serie di oggetti, fra i quali spicca la soppressione dell’aiuto sociale ai rifugiati che non hanno ottenuto asilo, ma che rimangono ammessi provvisoriamente in Svizzera per impossibilità di rimpatrio (dovuta a conflitti nei loro paesi d’origine o ad altre motivazioni). Nel cantone, sono circa 5’600.
La misura, decisa in aprile, ha soppresso gli aiuti sociali del cantone ai rifugiati che non hanno ottenuto asilo, ma che sono ammessi provvisoriamente in Svizzera
Con il provvedimento in questione, votato dal Parlamento zurighese lo scorso aprile, il sostegno viene così limitato al solo aiuto d’urgenza. I sostenitori della misura ritengono che con essa si indurrebbero maggiormente le persone interessate a cercare un’occupazione. Sul fronte dei contrari si schierano in particolare 26 comuni - fra i quali la capitale cantonale e Winterthur - che hanno promosso un referendum e che, se il provvedimento venisse confermato dagli elettori, non riceverebbero praticamente più contributi da parte del cantone per le misure d’integrazione concernenti queste persone.
RG 18.30 del 19.09.17: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi sulla votazione nel canton Zurigo riguardante il taglio aiuti statali per gli stranieri ammessi provvisoriamente contestato da una trentina di comuni tra cui la città
RSI Info 19.09.2017, 20:41
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Dopo Nidvaldo nel 2015, e Zurigo lo scorso maggio, è oggi il canton Lucerna a doversi pronunciare su un’iniziativa che chiede la soppressione di una lingua straniera nei programmi del ciclo scolastico primario. Nelle scuole lucernesi, l’inglese si insegna attualmente a partire dal terzo anno del ciclo, mentre l’apprendimento del francese inizia dal quinto. I sostenitori dell’iniziativa contestano il concetto d’insegnamento delle lingue straniere della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e sostengono che un inizio posticipato per una delle due lingue non rappresenterebbe un inconveniente.
Ancora alla ribalta, nella Svizzera tedesca, la questione delle lingue straniere nel ciclo scolastico primario. Votazione, stavolta, nel canton Lucerna
Di parere opposto il Governo e il Parlamento lucernesi, che si oppongono al testo, sostenendo che il cantone rischierebbe di isolarsi sul piano del sistema scolastico e delle competenze linguistiche. L’Esecutivo cantonale ha peraltro preannunciato che, nel caso di un’accettazione del testo, sarebbe l’insegnamento dell’inglese a slittare al ciclo secondario. Quello del francese verrebbe invece mantenuto nel primario in nome della coesione nazionale.
RG 18.30 del 18.09.17: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi sull'iniziativa che a Lucerna chiede l'insegnamento di una sola lingua straniera alle elementari
RSI Info 18.09.2017, 20:45
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Tripla votazione in programma oggi, nel canton Neuchâtel. I neocastellani devono infatti pronunciarsi sulla creazione di una circoscrizione elettorale unica, su un nuovo palazzo di giustizia a La Chaux-de-Fonds (che comprenderebbe sia il tribunale di prima istanza, che il Ministero pubblico) e su un rinvio della prevista armonizzazione della ridistribuzione delle ritenute fiscali versate dai frontalieri. L’Esecutivo neocastellano raccomanda un’approvazione dei 3 oggetti nel segno della modernizzazione del cantone e delle sinergie fra le regioni che lo compongono.
Le votazioni in programma oggi a Neuchâtel rappresentano un importante test per la coesione del cantone
La consultazione si configura in effetti come un banco di prova della coesione cantonale. Ogni oggetto sottoposto agli elettori, infatti, rischia di attizzare localismi e rivalità fra le varie regioni del cantone (Litorale, Montagne, Val-de-Ruz e Val-de-Travers). La misura che concerne la fiscalità dei frontalieri, in particolare, si tradurrebbe nell’immediato in mancati introiti per una trentina di comuni. A beneficiarne, benché temporaneamente, sarebbero invece i centri industrializzati nei quali trova occupazione la maggioranza dei frontalieri.
Domenica alle urne molto intensa anche per gli elettori di Basilea Campagna. Essi, infatti, dovranno pronunciarsi oggi su ben 5 temi di natura cantonale. Ai cittadini le autorità propongono in particolare un riassetto nella gestione delle finanze pubbliche, attraverso una modifica della costituzione cantonale e una revisione della legge sul bilancio. In caso di doppio “sì”, verrebbero introdotti un nuovo freno su più livelli all’indebitamento e un piano finanziario articolato su più anni. Ogni cambiamento del moltiplicatore d’imposta potrà inoltre essere soggetto a referendum.
Una veduta di Liestal, capitale di Basilea Campagna. Gli elettori del semicantone devono esprimersi, in particolare, su un riassetto della gestione delle finanze pubbliche
A
Ginevra si vota su un ridimensionamento del numero delle firme richieste a livello cantonale in funzione della democrazia diretta. La misura sottoposta oggi all’elettorato, e approvata dal Gran Consiglio lo scorso febbraio, prevede un abbassamento dal 4% al 3% della quota degli aventi diritto al voto richiesta per un’iniziativa costituzionale. Prevista anche una riduzione di quota dal 3 al 2% per le iniziative legislative e i referendum facoltativi.
Nel canton Ginevra si vota proprio in materia di democrazia diretta
Nel canton
Uri i cittadini sono chiamati a esprimersi sulla costruzione di un nuovo ospedale cantonale, destinato a rimpiazzare l’attuale edificio, così come sulla trasformazione dello stabile annesso più recente. Il credito di prefinanziamento richiesto è di circa 115 milioni di franchi, mentre i lavori dovrebbero iniziare fra un paio d’anni per concludersi nel 2022.
Votazioni comunali in programma per oggi, in alcune località della Svizzera italiana
A livello locale, segnaliamo infine alcune consultazioni previste in località della Svizzera italiana. Come ad
Acquarossa, dove si vota su un credito di 3,5 milioni di franchi per la costruzione dello stabile della futura casa comunale. I cittadini di
Faido, invece, devono pronunciarsi su un'iniziativa volta a portare da 7 a 5 il numero dei municipali e da 33 a 25 quello dei consiglieri comunali. Al vaglio degli elettori anche un controprogetto che prevede unicamente la riduzione del numero di municipali.
Tanti temi insomma, unitamente a quelli di natura federale, contribuiranno ad animare questa domenica alle urne. La RSI la seguirà con aggiornamenti continui dalle 12.00, subito dopo la chiusura degli uffici elettorali, nel quadro di un'ampia copertura sul web, in televisione e alla radio.
Alex Ricordi