Le donazioni d'organi sono nuovamente aumentate lo scorso anno in Svizzera. Ne sono stati prelevati da 158 persone decedute (un primato, erano 145 nel 2017), confermando la tendenza al rialzo in atto da un decennio con la sola eccezione del 2016. Sono 440 (cifra invariata) i pazienti che hanno potuto così beneficiare di un trapianto.
Il tasso di donatori è passato dai 13,7 per milione di abitanti del 2013 a 18,6, secondo i dati resi noti giovedì dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Non è tuttavia raggiunto l'obiettivo fissato dalla Confederazione, che era di 20. In lista d'attesa per ricevere un organo restano 1'412 persone (1'478 un anno prima).
Parallelamente alle campagne di sensibilizzazione per la popolazione (un nuovo spot televisivo sarà diffuso da febbraio), si sta lavorando anche negli ospedali, formando il personale, e a uniformare le procedure. Il piano d'azione è stato prorogato fino al 2021. Dal 2016, sono state richieste 400'000 tessere di donatore e il 66% delle persone interrogate tramite sondaggi esprime un'opinione positiva sulle donazioni. Il traguardo fissato è quello di 22 donatori per milione di abitanti, comunque al di sotto di quello medio dei paesi vicini. Il record della Spagna è di una trentina abbondante.
Il registro nazionale tenuto da Swisstransplant dal 1° ottobre 2018 dovrebbe aiutare a stabilire con certezza l'opinione di un defunto. Nella metà dei casi oggi, in occasione di un decesso, i parenti non conoscono infatti quale fosse la volontà del defunto.
Nel 2017 era stata lanciata un'iniziativa popolare per un cambio di modello, allo scopo di introdurre il cosiddetto consenso presunto in vigore in altri paesi. In base ad esso, il prelievo di organi sarebbe consentito a meno di un esplicito rifiuto. In occasione dell'ultima revisione di legge, le Camere avevano bocciato questa opzione.
Dalla TV
Donazione di organi in aumento
Telegiornale 17.01.2019, 13:30
RG 18.30 del 17.01.19 - L'approfondimento di Paola Latorre
RSI Info 17.01.2019, 19:40
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