Donne in pensione a 65 anni, arriva il ricorso dei Verdi

I Verdi presenteranno ricorso contro l’esito del voto sull’innalzamento dell’età pensionabile delle donne. La decisione giunge all’indomani della comunicazione dell’errore dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) nel calcolo delle spese per l’AVS che sono risultate per il 2033 di circa 4 miliardi di franchi (circa il 6%) inferiori a quanto calcolato.

L’esito della votazione era stato molto risicato del settembre 2022, quando solo il 50,5% dei votanti diede via libera all’innalzamento dell’età pensionabile delle donne da 64 a 65 anni.

La decisione è stata presa mercoledì dal comitato esecutivo del partito, come ha dichiarato all’agenzia di stampa Keystone-ATS dalla segretaria generale Rahel Estermann.

Dopo che l’errore di calcolo è stato reso noto, il partito ha tempo fino a venerdì per presentare un ricorso. A farlo saranno privati cittadini nei cantoni di Ginevra e Zurigo, ha detto Estermann. I cantoni sono la prima istanza in materia. La decisione può essere impugnata fino al Tribunale federale.

I Verdi hanno sottolineato che la proposta di innalzare l’età pensionabile è stata approvata da una maggioranza risicata e sulla base di cifre false fornite dall’Amministrazione federale. “Le donne in Svizzera sono state defraudate di un anno di pensione”, hanno commentato.

Che il tempo stringa lo ha spiegato alla RSI anche Markus Schefer, esperto di diritto costituzionale all’università di Basilea: “La legge federale sui diritti politici prevede in questi casi un termine straordinariamente breve, tre giorni, e un’istanza di ricorso curiosa. Un governo cantonale che ha dieci giorni per esprimersi. Sarà poi il Tribunale federale a decidere nei contenuti”.

I criteri sono severi, continua Schefer: il risultato deve essere risicato, dalla votazione non deve essere passato troppo tempo e la certezza del diritto va garantita. “Valutarne ora le possibilità di successo non è serio”, dice il professore. “Si può però dire che non si vedono oggi ragioni che rendano il ricorso senza speranza”. I precedenti non sono molti, anzi uno: “Fino a oggi, a livello federale è stata annullata un’unica votazione, quella sulla cosiddetta penalizzazione del matrimonio nel 2016”.

Se il ricorso venisse accolto, conclude l’esperto,” sarà interessante capire come eventualmente intervenire in concreto sull’esito della votazione. Sul tavolo c’è infatti non solo l’età di pensionamento delle donne, ma anche l’aumento dell’Iva. I due progetti, infatti, erano correlati”.