Doris Leuthard si congeda al bar

Non in una sterile ed impersonale sala stampa, ma in un bar nel centro di Berna. Un ambiente rilassato, dove Doris Leuthard ha deciso di congedarsi dai media e dalla vita pubblica. Nella sua ultima conferenza stampa, la consigliera federale ha tracciato un bilancio positivo dei suoi 12 anni in Governo, ma ha anche espresso preoccupazioni per i problemi futuri della Svizzera. "Non possiamo aspettarci che i paesi vicini ci aiutino", ha affermato.

In Consiglio federale Doris Leuthard ha fatto i conti con dossier importanti, come l'energia e l'ambiente, con l'uscita dal nucleare, ma anche i trasporti, con l'apertura di Alptransit. Momenti che ha ricordato con soddisfazione. Ha poi lodato la capacità elvetica di trovare compromessi ed equilibri. Senza mai dimenticare le differenze regionali.

"È importante conoscere le lingue nazionali e vedere quali sono le difficoltà regionali – ha detto –, anche i viaggi che facciamo e le sessioni extra muros ci permettono di essere più sensibili e di conoscere meglio le regioni".

Guardando invece al futuro, Doris Leuthard lascia in un momento in cui le sfide, pensiamo alle relazioni con l'UE o ai cambiamenti climatici, sono molte. Quali dunque i suoi sentimenti? E' più fiduciosa o più preoccupata? "Per il momento sono un po' preoccupata", ci risponde. "Ci saranno dei problemi, e per difendere gli interessi della Svizzera non abbiamo molte misure a disposizione. Il dialogo sarà importante ma non possiamo aspettare che i nostri vicini ci aiutino… Spesso i ministri degli affari esteri dicono: ho trovato un omologo che aiuterà la Svizzera, ecco sono belle parole ma…"

Il 2019 sarà un anno elettorale. Un anno difficile da gestire anche sul piano interno, ha detto ancora Leuthard. In quanto al suo di futuro, invece per ora non si sbilancia. Le proposte sul tavolo sono diverse e c'è da attendersi che dopo un periodo di riposo torneremo a sentir parlare di lei.