Il “no” alla legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 è una sconfitta per Alain Berset. Praticamente tutti i quotidiani svizzeri lo sottolineano. I commentatori sono di diverso avviso circa il futuro dell’AVS e delle pensioni.
NZZ
Per la Neue Zuercher Zeitung il tema era troppo complicato, infarcito di elementi non comprensibili ma soprattutto prevalevano gli elementi negativi su quelli positivi. E il votante se n’è accorto. Tocca ora al campo borghese, maggioritario in Parlamento, trovare una via di uscita e non perdere troppo tempo.
Tages Anzeiger
Per il giornale zurighese, PLR, UDC, ambienti economici, con il contributo della sinistra estrema, sono riusciti a 22 anni dall’ultima riforma a bloccare il delicato lavoro d’equilibrio di Berset. E’ stato soprattutto il PLR a portare al successo l’affossamento della riforma. Tuttavia far digerire alla popolazione l’innalzamento a 67 anni dell’età per l’AVS sarà difficile
Blick
“Il risultato è la logica conseguenza del mancato ascolto da parte del Dipartimento dell’interno delle argomentazioni della destra e dell’economia”, scrive il giornale della Ringier. Adesso tocca alla presidente liberale Petra Goessi realizzare il piano B e convincere la gente a accogliere le sue proposte ed evitare la mancanza di mezzi per finanziare in futuro le pensioni.
Altri quotidiani
Per la Basler Zeitung era ingenuo pensare che con l’aumento di 70 franchi di AVS potesse far pendere la bilancia per il “si”. La Südostschweiz rileva che il PLR dovrà mettere sul tavolo le sue proposte concrete: ci saranno compromessi ma è escluso che tutti saranno contenti. Per Le Temps oramai le donne dovranno lavorare come gli uomini e i neopensionati si vedranno decurtate le rendite. “E ora?”, scrive “La Tribune de Genève: “Il lavoro è complicato e tocca a Berset e al Governo rimboccarsi le maniche per trovare una soluzione soddisfacente”.
RedMM/mas
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